Descrizione

L’incarico prevedeva due attività:

  1. ricostruzione e calibrazione del modello di simulazione del trasporto privato e pubblico a partire dai modelli preesistenti USSMAF (Unità Speciale per lo Studio della Mobilità nell’Area Fiorentina) e del Piano di Bacino della Provincia;
  2. progetto del trasporto pubblico sia dell’ambito extraurbano che metropolitano nel bacino della Provincia.

La prima attività ha riguardato:

  • implementazione del modello di offerta: il grafo di base è quello utilizzato per la ricostruzione del modello di offerta del Trasporto Pubblico basato sul grafo regionale aggiornato da ATAF. Tale grafo, ai fini dell’assegnazione del traffico privato, è stato trasformato in rete classificando gli archi ed i nodi sulla base della tipizzazione degli archi e dei nodi utilizzata nel modello USSMAF;
  • aggiornamento della zonizzazione scaturita dalla intersezione delle due zonizzazioni USSMAF e del Piano di Bacino prevedendo:
    • per l’area metropolitana 367 zone;
    • per la provincia 72 zone;
    • per l’esterno 25 zone;
  • aggiornamento della domanda di mobilità (matrici preesistenti dei modelli USSMAF e Piano di Bacino) sia del trasporto privato (sulla base dei dati di traffico disponibili, integrati con conteggi ad hoc svolti da TPS su 28 sezioni stradali monodirezionali, per un totale di 30 corsie monitorate) che pubblico (saliti e discesi alle fermate dalle indagini più aggiornate disponibili);
  • specificazione del nuovo modello di ripartizione modale;
  • simulazione dei seguenti scenari di offerta del trasporto pubblico:
    • Scenario 0: offerta coincidente con la rete dei servizi di TPL in vigore nell’ottobre del 2011,
    • Scenario 1: offerta relativa alla rimodulazione dei servizi da presentare in regione per la chiusura della conferenza regionale,
    • Scenario 2: entrata in esercizio della seconda linea tramviaria T2 con relativa diminuzione dei servizi del lotto metropolitano,
    • Scenario 3: entrata in esercizio della terza linea tramviaria T3.

La seconda attività ha riguardato:

  • progetto di rete dicembre 2011;
  • affinamenti progettuali dei servizi extraurbani sulla base del progetto precedente al fine di quantificare ed individuare i possibili tagli ai nodi di interscambio urbani ed extraurbani;
  • quantificazione dei servizi per l’area metropolitana;
  • quantificazione dei servizi per l’ambito extraurbano distinta tra Binari del TPL e rete debole;
  • rimodulazione del progetto e definizione dello schema di rete;
  • schema della rete metropolitana per l’attivazione della linea T2 e T3 della tramvia;
  • definizione delle risorse aggiuntive a carico degli Enti.

Le linee guida per la progettazione della nuova rete provinciale sono state la sintesi di:

  • progetto di rete previsto dal Piano di Bacino del TPL provinciale del 2008;
  • indirizzi di progettazione messi a punto per la gara che doveva essere bandita nel 2010, frutto di un confronto tra le varie realtà provinciali e dalle esigenze emerse nei 5 anni di gestione del contratto;
  • spunti progettuali forniti dai comuni nell’ambito dell’attuale conferenza dei servizi minimi.

Il principale criterio progettuale è stato quello dell’istituzione dei nodi di interscambio gomma-gomma, gomma-ferro (treno e tram).
Ad una prima analisi, l’interscambio con il treno, auspicabile anche nelle ore di punta, sembra essere praticabile solo nelle ore di morbida a causa dei ridotti margini di capacità dei treni nelle ore di punta. Eventuali potenziamenti del trasporto ferroviario regionale potrebbero generare ulteriori opportunità di razionalizzazione e di integrazione funzionale.
I possibili nodi di interscambio extraurbani individuati sulla rete provinciale sono:

  • per il Valdarno: Figline Valdarno, Rignano e Sant’Ellero;
  • per la Val di Sieve: Pontassieve e Sieci;
  • per il Mugello: Borgo San Lorenzo e San Piero a Sieve.